Non puoi venire in Sicilia è non farti tentare dalla moltitudine di prelibatezze della tradizione culinaria locale, perché in questa isola il culto del cibo è sacro! 

A determinati orari infatti i siciliani hanno un impegno inderogabile con il cibo, tutto questo lo si può percepire nell’aria, che si riempie di meravigliosi profumi. Circolando nelle vie del centro o in un mercatino rionale ogni cosa ti invita all’assaggio, colori, odori e la convivialità delle persone del posto. Siete pronti a farvi stimolare la salivazione, ecco alcune pietanze che potreste gustare e gli abbinamenti più adatti per esaltarli.

Pane e Panelle

Le panelle sono lo street food per eccellenza, una specialità tutta palermitana, se pur diffusa anche nelle province di Trapani e Agrigento. Sono una prelibatezza a base di farinata di ceci, speziata e fritta. 

L’idea si deve probabilmente agli arabi, dominatori della Sicilia tra IX e XI secolo. 

Oggi le panelle, vengono gustate in mezzo a panini rotondi ricoperti di sesamo e spesso accompagnate con crocchette di patate aromatizzate alla menta, rappresentano il caratteristico spuntino da consumare per strada in una delle numerosissime “friggitorie” ambulanti, sparse in tutta la città.

Per completare l’esperienza gustativa, aggiungerei un buon calice di rosso della zona, magari della DOC Monreale. Il Syrah prodotto lì è di un bel rosso rubino intenso, con le sue note fruttate vi delizierà al naso, di corpo, armonico e tannico, perfetto per accompagnare il vostro pane e panelle.

Scacce

Le origini della “scaccia” risalgono al XVII secolo e venivano preparate raramente e solo con verdure di stagione. Pochi ingredienti come farina di grano duro, lievito, sale e olio per dare vita a una vera e propria goduria per il palato. 

Si tratta della versione ragusana delle cosiddette “scacciate”, caratteristiche focacce ripiene diffusissime nella Sicilia orientale. 

Da una zona all’altra, anche all’interno della stessa provincia, variano ricetta ed ingredienti: si va dalla carne di maiale, alla ricotta, dalle schiacciate ripiene di tuma e acciughe a quelle con i broccoli o le verdure di campagna.

Infatti il lungo dibattito mai risolto, di chi sia l’ideatore di questa squisitezza è ancora aperto e a contenderlo sono Ragusa e Modica. Il giusto abbinamento per accompagnare questa pietanza cosi ricca di sapori potrebbe essere un Frappato DOC Vittoria. Il vino prodotto è un rosso, che ottiene dalle caratteristiche del terreno, complessità di profumi, ma anche una buona acidità. Particolarmente aromatico, frutti rossi e di rosa, chiusura asciutta gradevole e persistente. 

Arancino di riso

Il riso, introdotto in Sicilia dagli arabi, è l’ingrediente principale di questa gustosissima specialità ormai nota in tutto il mondo.

La ricetta originaria è quella palermitana dell’arancina al ragù, ma sussistono diverse versioni locali. Ad esempio, non sempre si usa lo zafferano, e il riso può essere lasciato in bianco o mescolato con un po’ del sugo che si utilizza anche per il ripieno.

Oggi è possibile assaggiarlo in molti modi diversi, il suo ripieno è un’esplosione di sapori, dopo aver addentato la croccante impanatura esterna. Nella versione originale, il mix di sapori è complesso abbiamo una sensazione di untuosità lieve, il sapore persistente della carne, la dolcezza dei piselli e l’aroma di zafferano con cui viene insaporito il riso.

Hai diverse scelte per abbinamento, un rosso di media struttura, rimanendo nei confini regionali un Nero d’Avola potrebbe essere ideale, ma non sottovalutate l’abbinamento con uno Spumante Rosè, potresti rimanere piacevolmente stupito.

Paranza al cartoccio

Fritture di calamari, gamberi, seppioline, alici avvolte nei tradizionali cartocci di carta di paglia. Piatto semplice, veloce, pesce fresco di giornata lavorato come da tradizione siciliana legata al cibo di strada.

È un cibo di strada da gustare in vacanza passeggiando per le vie della città o da mangiare in riva al mare al tramonto per un aperitivo estivo. Il piatto nasce da una tradizione povera, era considerata la “rimanenza” delle barche dei pescatori, costituita da triglie, merluzzi, sogliole e alici. Ognuno ha la propria ricetta, visto che questo piatto viene preparato in molte zone, le tre componenti fondamentali di questo piatto sono la doratura, l’essere croccante e per nulla unto. 

Sicuramente l’abbinamento non può non comprendere vini che dimostrano di avere un’acidità spiccata e una buona sapidità, ma anche le bollicine aiutano, per opporsi alla leggera untuosità del pesce fritto. Un Grillo secco e profumato, Spumante metodo Charmat, accompagnerà piacevolmente senza sovrastare, gradevole al naso con note fruttate, agrumate e fresche sfumature floreali.

Non so voi, io sento un certo appetito! Assaggia e gusta la Sicilia…

Enjoy

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