Caro amico,

oggi ho voglia di raccontarti qualcosa che mi è passato in mente mentre sorseggiavo un bel bicchiere di rosato davanti ad un tramonto suggestivo dall’isola di Salina, nelle Eolie.

Ho pensato che quel vino, con quel tramonto, fossero un ottimo abbinamento e mi sono chiesto quale musica avrei voluto ascoltare in quel momento.

Ti propongo un abbinamento diverso dal solito, vino e musica!

Un super classico

Inizierei con una grande bollicina metodo classico del Trentino, il Quore Riserva Brut 2014 di Lucia Letrari. E’ un grande metodo classico a base di Chardonnay che regala un colore oro dorato contornato da un perlage finissimo e persistente. Il naso danza su effluvi di frutta matura a polpa bianca, eleganti note di pane appena sfornato ed un coronamento di mandorla tostata. Sorso strutturato e persistente, elegante. Questo brio va goduto a mio parere con Fly Me to the moon di Frank Sinatra.

Un vino evocativo

Verso adesso sul mio secondo calice un bianco etneo da Carricante. E’ un vino straordinario, con caratteristiche uniche e questa volta ho scelto Lindo di Cantine Iuppa. Colore giallo paglierino scarico ed un naso intrigante di note floreali fini, petali di rose, zagara, nocepesca bianca ed un incredibile finale di idrocarburo, come a ricordarci che l’Etna Bianco Superiore di Milo è quasi come il Riesling di casa nostra. Lo abbinerei ad una canzone che, Lucio Dalla e Franco Battiato, amanti e assidui frequentatori di Milo, hanno cantato insieme ad altri artisti a scopi benefici: Come è profondo il mare!

Viva gli anni ’80

Il mio terzo calice è un Rosato, ho voglia di andare in Puglia e verso un grande Five Roses Anniversario di Leone De Castris. E’ un vino dal bellissimo colore rosa cerasuolo brillante che dona al naso inebrianti profumi di mirtillo e ribes rosso accompagnati da una nota floreale di rosa. In bocca è ricco di una fresca acidità, ottima struttura con un finale fruttato e persistente.

Provalo ascoltando Sabato italiano di Sergio Caputo per rituffarti in una tranquilla Italia degli anni ‘80.

Lunghe armonie

Adesso il quarto calice è un grande rosso toscano, un Brunello di Montalcino riserva di Biondi Santi 2011. Quando si assaggiano vini di questo calibro è facile sognare immersi in quel rassicurante rosso rubino cupo quasi impenetrabile godendo di un naso di rosa appassita, piccola frutta nera, note balsamiche, spezie nobili. Assaggio lunghissimo, infinito, armonico, completo, bilanciatissimo. Da ballare sulla Luna. Ecco perché abbinerei Dancing in the moonlight di Toploader.

Malvasia per viaggiare

Voglio concludere con un vino dolce, da rinfrancare l’anima. Scelgo il calice adatto, vado in Sardegna e mi verso un po’ di Malvasia di Bosa Riserva 2014 G.Battista Columbu. È un vino meraviglioso, quasi masticabile. Mostra subito un emozionante colore ambrato brillante e immergendo il naso ci restituisce subito intense note di caramella d’orzo, spezie e albicocca disidratata. Il corpo è caldo, mediterraneo, imponente ma di una salinità impressionante e con una acidità che rinfresca il palato invitandoti al riassaggio. Questo vino fa davvero viaggiare, ecco perché ho scelto Con te partirò di Andrea Bocelli!

Buona degustazione musicale!

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