Caro amico,

Niente paura, cercherò di darti dei consigli utili per dissipare i tuoi dubbi.  Sicuramente il primo suggerimento è divertirsi, se sei un appassionato di vino, questo renderà tutto più semplice. Cerchiamo di capire insieme quali posso essere le problematiche da affrontare.

Sicuramente il compito di un buon anfitrione è di soddisfare i gusti dei sui ospiti, che posso essere diversi tra loro, il segreto è la varietà, cercate di diversificare le pietanze e i loro abbinamenti, ma andiamo con ordine.

Antipasti e Vini

“Chi ben comincia è a metà dell’opera” parafrasando Orazio.

Il vino da servire per la nostra “entree” ha il compito di dare il benvenuto ai nostri ospiti e preparare le loro papille gustative, oltre che stimolare l’appetito per la cena. Tre scelte mirate per soddisfare tutti i palati. I vini da scegliere devono avere due caratteristiche: leggerezza e acidità, cioè quella sensazione di freschezza che stimola la salivazione. Ecco le tipologie da servire;

  • Bianco secco giovane
  • Rosato leggero
  • Spumante metodo Charmat

Cerchiamo di giustificare la nostra scelta. Queste tre possibilità si sposano bene con una moltitudine di antipasti, quindi soddisfano la “varietà” di cui parlavamo precedentemente.

I Bianchi secchi giovani

Questi vini possiedono un buon equilibrio tra morbidezza e acidità, prodotti per essere consumati giovani, cioè nell’anno successivo alla vendemmia. Presentano delle note olfattive fruttate, che fanno parte degli aromi primari detti anche varietali, perché appartengono alla varietà del vitigno utilizzato.

Si abbinano bene con antipasti a base di pesce, crudo o cotto, con preparazioni non troppo elaborate,  cercando di sfruttare la comunanza tra la struttura semplice del piatto a quella del vino ad esempio dei crostini di pane preferibilmente di grani antichi, con burro aromatizzato alle erbe( rosmarino, prezzemolo, basilico) con alici e scorza di limone, semplici da preparare, ma estremamente sfiziosi.

Rosato leggero

La seconda scelta è un giusto compromesso per iniziare gradatamente la nostra cena, il vino rosato. Questa tipologia combina alcune caratteristiche dei rossi, principalmente colore e aromaticità.

Quasi privi di tannino risultano morbidi, con spiccata acidità come dei bianchi, simile infatti nella gradazione alcolica e temperatura di servizio.

Ottimi per antipasti a base di verdure fresche, grigliate, al forno o al vapore, quindi se avete degli ospiti vegetariani la combinazione risulterà congeniale, ma ottimo anche con un tagliere di formaggi freschi o semi stagionati.

Spumante metodo Charmat

Le bollicine sono un “must” degli aperitivi, c’è chi non ne può fare a meno durante le feste, per non deludere le aspettative inseriamo questa terza scelta con alcuni consigli.

Perché preferire spumanti metodo Charmat a quelli metodo Classico per le nostre pietanze d’entrata?

Il metodo Charmat prevede la presa di spuma in autoclave, questo garantisce un gusto, un aromaticità e una struttura molto diversa rispetto agli spumanti metodo Classico, che fanno la presa di spuma in bottiglia. Gli Charmat si presenteranno meno complessi più freschi e giovani, caratteristiche che or mai dovremmo conoscere.

Un ottimo abbinamento con questa tipologia di vino è un mix di crudites di pesce. Attenzione per i meno esperti, controllare la dicitura sull’etichetta dello spumante, deve essere Brut altrimenti passiamo dall’antipasto al dessert in un attimo.

Come proseguire con gli abbinamenti?

Le tipologie di vino scelte per l’antipasto, hanno la caratteristica di essere molto versatili, quindi si può considerare la possibilità di accompagna l’intero pasto con gli stessi vini, questa soluzione risulterà oltre che economica, molto d’effetto se presentata come un gioco per i tuoi ospiti, che scambieranno le loro diverse impressioni sugli abbinamenti. Tre semplici regole;

  • evitare di abbassare la gradazione alcolica durante la cena, quindi la giusta sequenza sarà in ordine crescente, se le gradazioni dei vini si equivalgono non avrete problemi.
  • iniziare sempre dal vino più semplice verso il più complesso, per creare un climax durante la degustazione.
  • controllare la temperatura di servizio, per permettere al vino di esprimere al meglio le sue qualità organolettiche.

I primi non saranno gli ultimi

Questo gioco di parole ci permette di proseguire la nostra degustazione. Non avete idee per il vostro primo, la vostra fantasia sembra avervi abbandonato?

Lasciatevi consigliare dagli ingredienti che avete utilizzato negli antipasti, esistono infinite combinazioni, una ricerca veloce sul web, vi potrebbe ispirare.

Risotto alle erbe con scampi e melograno, potrebbe fare a caso nostro.

Un piatto equilibrato, aromatico per via delle erbe, lo scampo ha una tendenza al dolce, compensata dalla punta di acidità del melograno fresco a grani, interessante anche il gioco delle diverse consistente.

Quale dei nostri vini andrà in abbinamento?

Il bianco o il rosato possono essere dei buoni compagni per questo primo, esaltando aspetti del piatto del tutto diversi. È arrivato il momento di approfondire le caratteristiche olfattive e gustative dei vini che ho scelto per voi:

  • Il bianco ci invita con le sue note fruttate leggere (susina, mela bianca, fiori gialli), sorprendendo il palato con un gusto minerale, che esalterà l’aromaticità delle erbe.
  • Il rosato con il suo profumo deciso (arancia rossa e pompelmo rosa), ha un interessante complessità al palato tendente al fruttato, che accompagnerà bene lo scampo e il melograno.

Il consiglio per gli ospiti sarà chi ha iniziato con il bianco continuerà con il rosato e vice versa, mentre chi si è fatto tentare dalle bollicine avrà più scelta.

Uno per tutti e tutti per uno

Direi che questo motto si addice alla situazione, perché il secondo che vorrei proporvi può essere abbinato con tutti e tre i vini.

Tagliata di tonno, marinata all’arancia, lime e salsa di soia, con purea al basilico e timo.  

Non vi lasciate intimidire dalla lunghezza del nome, un piatto ricco di sapori e di contrasti, ma molto semplice da realizzare.

Ancora una volta invito ad analizzare gli ingredienti, alcuni di loro si ripetono, in particolare le erbe e le note acidule nella marinatura. Una breve descrizione del nostro spumante per avere il quadro completo delle varianti:

  • Spumante metodo Charmat: profumo fruttato, agrumato con sfumature floreali, fresco e bilanciato in bocca.

Adesso dovreste intuire il perché i nostri tre abbinamenti potrebbero andare bene con questo piatto, a voi la scelta.

L’ultimo suggerimento, non abbiate paura di sbagliare, il vostro gusto non vi deluderà.

Enjoy

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