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Caro amico,

se sei un appassionato del vino, sono certo che conoscerai questi due importanti cognomi legati alla nostra passione comune.

Angelo Gaja non ha certamente bisogno di alcuna presentazione. Si tratta sicuramente dell’uomo del vino più importante d’Italia, una persona di grande esperienza, i cui vini, hanno reso celebre l’enologia piemontese in tutto il mondo.

Un incontro tra maestri del vino

Angelo Gaja è da considerare un innovatore, una persona “out of the box” e, nonostante i suoi 81 anni, continua a tracciare la strada della qualità. 

Alberto Aiello Graci è un giovane ed affermato viticultore dell’Etna. La sua azienda si trova in uno dei territori migliori del vulcano, nella frazione Passopisciaro di quel meraviglioso comune di Castiglione di Sicilia nel quale si trovano alcune fra le contrade più interessanti dell’Etna DOC. 

La sua maestria nel lavorare le uve di Nerello Mascalese e Carricante hanno reso celebri ed apprezzati i suoi vini in tutto il pianeta.

Amore per il vulcano

Gaja ha conosciuto lo straordinario territorio etneo grazie al compianto maestro enologo Giacomo Tachis in una visita di ormai ben 22 anni fa. Da li è stato subito amore.

Nel 2016, Gaja e Graci stringono una join venture e nasce IDDA.

IDDA significa “Lei” in dialetto siciliano ed è il termine che, con affetto ed ammirazione, gli abitanti del luogo utilizzano per definire l’Etna.

I due decidono di puntare sulle uve autoctone etnee e acquistano e rimettono in sesto vecchie vigne nella zona occidentale del vulcano, attualmente la meno nota e, probabilmente, quella con grandissimo potenziale. 

La maggior parte delle aziende produttrici, infatti, si trova in questo momento sul versante Nord e Nord Est, mentre, in termini geografici, le vigne dei due produttori sono collocate a Sud Ovest.

Nei comuni di Belpasso e Biancavilla i due lungimiranti imprenditori hanno acquistato 20 ettari di vigneti, gran parte dei quali coltivati ad alberello.

Le prime annate in commercio sono la 2017 per il rosso e la 2018 per il bianco, ma c’è da immaginare che i lungimiranti produttori sforneranno presto altre chicche enologiche.

Enjoy!

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