Caro amico,

eccoci di nuovo insieme a spasso sul vulcano o “A Muntagna” come lo chiamano affettuosamente gli abitanti del posto, si per loro è al femmile. Se nella precedente occasione abbiamo parlato di versante Nord con le sue terre nere e in parte bianche e delle alte quote, qui il registro cambia. Sei pronto, lega bene le scarpe che si parte!

Le terre a Est dell’Etna

Giochiamo un po’ con i colori, il giallo e il rosso sono molto di moda in questa zona, perchè i terreni oltre ad essere lavici, sono inframmezzati da sabbie e argille. Queste sfumature si creano per la presenza di ossido di ferro generato da una grande caldera estinta. Questa particolare tipologia di mistione, dona una particolare eleganza ai vini, dal corpo esile e una certa setosità. Molto dipende anche dal clima, le piogge frequenti e le correnti saline, che arrivano dalla costa Ionica, smorzano il caldo e creano escursioni termiche garantendo la sanità delle uve.

Da non sottovalutare l’altitudine di molti vigneti, ne vengono fuori vini verticali, di montagna, dal profilo decisamente nordico.

Milo e l’Etna Bianco Superiore 

Se dici Etna Bianco Superiore, dici Milo! 

Non sono io a dirlo, ma il disciplinare dell’Etna DOC, 80% di Carricante da uve allevate nel Comune di Milo, cerchiamo di capire il perché. Morfologia dei terreni, condizioni climatiche, altitudine, dettano le regole e per certi versi impongono che il vitigno che possa essere coltivato sia il Carricante.

Il suolo è stratificato ed è ricco di ferro e rame, oltre ad avere un substrato terroso, costantemente arricchito dai lapilli, delle continue eruzioni. Particolare anche il clima di questo versante, come ho già detto alta piovosità rispetto alle altre zone, notevole umidità, che durante il periodo estivo si trasforma in nebbia.

L’irraggiamento solare, non permette una maturazione completa delle uve a bacca rossa. Infine per l’altitudine dei vigneti che parte da 700 metri s.l.m., garantisce escursioni termiche fra giorno e notte. I vini ottenuti dalle uve di Milo, hanno una buona propensione all’invecchiamento. Grazie ad una notevole acidità, sono vini con una complessità che viene a completarsi con il passare del tempo. 

I rossi a Sud-Est

Anche se la predominanza del bianco è più che evidente, troviamo coltivazioni di Nerello Mascalese nella parte sud- est. Per merito dell’influenza del mare e una eccellente luminosità, l’uva raggiunge il giusto grado di maturazione, nonostante le alte quote. I terreni sono costituiti da coni eruttivi spenti, conformazione che necessita un particolare sistema di allevamento, molto diffuso il sistema di allevamento ad alberello. Il risultato, vini caratterizzati da grande equilibrio e sapidità.

Sei curioso di scoprire l’ultima fetta di questo ricco mosaico? Allora non perdere il prossimo articolo, parlerò del versante sud-ovest.

Se ti è venuta voglia di assaggiare questi bianchi pregiati e longevi, scopri le mie Wine Experience.

 Enjoy

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