Se stai leggendo questa pagina, è perché sei, quantomeno, curioso o appassionato del mondo del vino.

Avrai assaggiato di certo qualche vino, magari qualcuno in più, e osservato con fascino tutte le mosse di un esperto sommelier, di un relatore o di un produttore che ti racconta le caratteristiche di ogni assaggio.

Hai imparato a familiarizzare con alcuni termini tipo, rosso rubino, tannino, acidità, armonia, glicerina, e forse ti hanno anche raccontato che non si deve fare (quasi) mai il paragone fra due vini diversi.

Quasi mai, e non mai, perché esiste solo un caso nel quale, tale confronto, non solo è opportuno, ma decisamente utile per comprendere a pieno le caratteristiche di un vino.

Stiamo parlando della degustazione verticale.

“Verticale” è l’aggettivo che definisce una degustazione durante la quale si assaggiano in sequenza annate diverse dello stesso vino dello stesso produttore.

La degustazione vertice ha due scopi

  • valutare la maggiore o minore qualità d’ogni millesimo
  • verificare l’evoluzione subita dal vino con il trascorrere del tempo

Si può praticare in due modi opposti: partendo per l’assaggio dal vino più vecchio per arrivare al più giovane o viceversa.

Normalmente si procede nella seconda maniera, risalendo all’indietro nel tempo affinché il palato, dopo aver apprezzato l’accattivante semplicità delle annate più giovani, possa meglio percepire la complessità  suadente dei millesimi più antichi.

La verticalità di questo modo di procedere è talmente evidente che spesso si omette di specificare che si tratta di una degustazione: basta dire verticale per farsi capire.

E invece si capovolge il significato più profondo della parola verticale che, riferendosi a una linea tracciata dalla forza di gravità, scende dall’alto al basso e, cronologicamente, arriva dal passato al presente.

Grazie ad una degustazione verticale, è possibile provare un’esperienza unica. Sembra incredibile, ma è il tipo di assaggio nel quale si riesce a cogliere la specificità dell’annata.

Quando Mr. Taste ha fatto le prime verticali, si è molto sorpreso di quanto fossero diversi i vini.

Un palato più esperto, in una degustazione verticale, riesce a riconoscere il vino migliore, quello il cui stato evolutivo è più o meno avanzato, la ricchezza di un’annata piuttosto che di un’altra ed addirittura l’andamento climatico di quella vendemmia.

Essere guidati da un esperto durante una degustazione verticale diventa di fondamentale importanza.

Enjoy

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